Riflessioni su vari temi
Dittatura - Interscambi sociali e famigliari
Diritti umani - Gerarchia – L’Arte della Personalità - Saggezza
Un antico proverbio dice: “Imporre la propria volontà agli altri rivela un complesso di inferiorità nascosto”.
Questo è sempre avvenuto in tutte le epoche, dove i Dittatori Politici hanno governato con crudeltà, anche su nazioni che non sempre erano i loro paesi d’ origine. Ma ovviamente, nessuna situazione di dominazione dura mai per sempre, e questi terribili ricordi sopravvivono soltanto nei libri di storia. Ad altri livelli di scambio, le tendenze dominatrici sono riscontrabili in ogni tipo di impresa, in cui i dipendenti spesso sono sottoposti a situazioni inique; si riscontrano anche nelle attività Sociali e nelle relazioni famigliari infelici, dove uno dei partner assume senza rispetto il diritto esclusivo di parlare.
D’altro canto, il concetto noto come “Diritti Umani” implica essere consapevoli delle proprie responsabilità, oltre all’astenersi dall’imporre la propria volontà agli altri inconsapevolmente, ignorando così le possibili conseguenze negative. In realtà, tutte le azioni sono filtrate attraverso la propria coscienza, creando da soli sia felicità che deprimenti sensi di colpa. Inoltre, Giusto e Sbagliato non si possono ignorare, perché l’atmosfera della propria personalità riflette come uno specchio un’immagine innegabile di tranquillità o inquietudine.
Contrariamente ai metodi di dominazione, la comprensione reciproca tra Guida e Guidato rappresenta un’idea di relazione completamente diversa. A questo livello di interscambio la “Gerarchia” si riferisce ad un esempio offerto in modo disinteressato, piuttosto che all’imposizione di dogmi, regole, e consigli arbitrari relativi a problemi materiali. Sul sentiero Spirituale, l’Arte della Personalità è un processo in cui l’ego è tenuto sotto controllo. Il potere dell’ego è allora sublimato a un livello più alto, offrendo in tal modo vera partecipazione e comprensione a coloro che dipendono da un esempio, e anche a coloro che stanno cercando una guida spirituale.
La saggezza può essere intesa come un continuo processo consistente nel purificare la mente dalla limitatezza dei concetti tradizionali che non corrispondono più al nostro tempo. I saggi si astengono dal far mostra di concetti speculativi, usando preferibilmente il linguaggio del cuore quando comunicano con gli altri, evitando così la perpetuazione di fraintendimenti che causano confusione, ridando vita allo spettro del fanatismo.
Quando il concetto di Verità cade nelle mani di coloro che credono di sapere, allora purtroppo viene malinteso e di conseguenza viene confinato all’interno di forme rigide, e rivestito di abiti ancestrali, perpetuando asserzioni arbitrarie che sono la causa fondamentale di molti conflitti; mentre gli Ideali Spirituali sono destinati ad offrire un aiuto per la realizzazione della verità, che non può essere solo il possesso di un unico orientamento prescelto.
Si può essere un portatore di felicità quando si lavora sui propri errori invece di giudicare gli altri, e quando si ignora tutto ciò che ci disturba, quando gli altri non sono d’accordo con il nostro modo di pensare. Questo processo si dispiega tuttavia, lungo un sentiero spinoso, in cui ogni passo è un promemoria delle nostre responsabilità.
Molti affinano le loro maniere, ma la raffinatezza non è necessariamente bellezza, e un approccio psicologico non è necessariamente sincerità, mentre il tatto che nasce da un cuore sensibile riflette saggezza, che purtroppo è soggetta ad essere fraintesa come ipocrisia.
Anche l’aspetto fisico e le qualità psicologiche non sono necessariamente descrittivi di integrità morale, e una pretesa falsa è un esempio disorientante dato a coloro che si aspettano di sperimentare veridicità. Tutti abbiamo un ego, ma nonostante ciò nel cuore c’è anche bellezza; e quando si coordinano queste due energie opposte, allora si è in armonia con se stessi e con gli altri, come la rosa e la spina che sono entrambe parti di un’unica e medesima pianta. La rosa offre bellezza e profumo, mentre la spina è brutta; tuttavia entrambe sono sostenute dalla stessa radice. La spina che ci si aspetta di vincere è il proprio ego, che è deprimente per il proprio sé, e che trafigge profondamente il cuore degli altri.
Come si apprende dalle favole, esiste una formula magica, usata per trasformare un vile metallo in oro. Questa favola mistica simboleggia in modo chiaro e preciso il lavoro compiuto nel trasformare la grossolanità dell’ego in un atteggiamento umile, dove la coscienza dell’Io viene ri-modellata a un livello armonioso . La modestia non è necessariamente debolezza; è un sentimento che si leva da un cuore vivo, che è segretamente conscio della sua bellezza interiore, mentre si vela nello stesso tempo alla sua stessa vista. Questo atteggiamento ispirante è caratteristico dei saggi, che riconoscono che entrambi gli impulsi, l’ego e la modestia, sono solo scintille dell’indescrivibile energia onnipervasiva che si manifesta costantemente dietro ogni iniziativa.
Qualsiasi ruolo si svolga nel gioco della vita ben presto diventa inebriante, e , sotto questo incantesimo, una persona nutre le illusioni del gioco. Tuttavia, nessuna esperienza nella vita è inutile, e nessun istante è veramente sprecato, purché si sia saggi abbastanza da ri-considerare le lezioni apprese dai ricordi passati. Anche in una caduta c’è un trampolino di lancio nascosto , da cui è possibile elevarsi al di sopra dei propri errori, scoprendo così i segni di una guida nascosta. Ogni sforzo compiuto verso la realizzazione del proprio scopo nella vita, materiale o spirituale, conduce passo dopo passo più vicino alla meta ultima, e può essere visto come un umile contributo alla realizzazione dello scopo divino, che è in uno stato costante di formazione secondo un tema centrale. Quando ci si eleva alle più grandi altezze, e contemporaneamente ci si immerge alla massima profondità, la falsa coscienza di sé viene sbaragliata, riscoprendosi ancora, come un raggio dell’immanenza onnipervasiva di quella indescrivibile energia che si manifesta costantemente dietro ogni impulso.
Il seme trova il compimento del suo scopo, penetrando in profondità nella terra come una radice, mentre simultaneamente si erge sulla superficie, come una pianta che si espande in una piena fioritura sotto i raggi del sole.
Murshid Hidayat Inayat Khan