Murshid Hidayat Inayat Khan discorso a Berlino 26 Maggio 2016 Federation Retreat

Amati fratelli e sorelle Sufi,

Offro un caloroso benvenuto al Federation Retreat offerto per la prima volta a Berlino, a seguito del gentile invito di Petra-Beate Schildbach.

Attendiamo con ansia di incontrarci, e da ognuno di noi ci si aspetta rispettosamente che con pazienza consideri il credo di ciascun altro, in un'atmosfera di Amore, Armonia e Bellezza. Ci sono diamanti in un credo, rubini in un altro, e altri preziosi gioielli in tutte le fedi conosciute e sconosciute.

Riferiamoci innanzitutto alle storiche parole del nostro Maestro, che disse: "Una delle parole a cui il termine 'Sufi' si ricollega, è la parola Greca Sophia, che significa saggezza. Il Sufismo non è una religione, con una dottrina distinta e definita. Non è mai esistito il Fondatore del Sufismo in nessuna epoca della storia del mondo. La saggezza è sempre stata il tema centrale del Sufismo. Tuttora esistono numerose Scuole Sufi, e innumerevoli seguaci di diverse religioni traggono beneficio dalla saggezza insegnata in queste antiche scuole. Senza dubbio ogni scuola ha il proprio metodo, attenendosi alla personalità del leader."

E più avanti, il nostro Maestro dice: "Il Movimento Sufi consiste di membri di diverse fedi, uniti insieme nell'ideale della saggezza. La saggezza non appartiene soltanto ad una religione particolare, né a una razza. La saggezza è una proprietà divina, che l'umanità ha ereditato; ed è questa consapevolezza che unisce tutti i Sufi di nazionalità, razze, fedi diverse, che lavorano tutti per questo grande Ideale".

Attenendoci a queste preziose parole del nostro Maestro, il tema principale, la "Saggezza", viene portato avanti oggi come un processo incessante, che consiste nella purificazione della mente da concetti fanatici che non corrispondono più al nostro tempo. 

Quando la Verità viene formulata a livello di comprensione individuale, allora si diversifica in varie interpretazioni, proprio come l'acqua versata in bicchieri colorati dà l'impressione di essere tinta del colore dei bicchieri. 

Analogamente, per quanto riguarda il concetto di 'Religione', alcuni dichiarano di aver trovato la Verità nell'Induismo, altri nel Buddismo, nell'Ebraismo, nel Cristianesimo, nell'Islam, o in varie altre fedi, conosciute o sconosciute al mondo dai più. Quando la Verità, viene abbassata al livello della comprensione umana, ovviamente viene rivestita di abiti ancestrali, evidenziando in tal modo, dogmi arbitrari che sono sempre stati la causa fondamentale dei conflitti religiosi in tutto il mondo. 

La Libertà Spirituale implica l'essere responsabili delle conseguenze della propria concezione miope di Verità; e una Falsa Comprensione ovviamente offre un esempio disorientante a chi si aspetta di incontrare veridicità a livello di Spiritualità.

Allora, mettendo in pratica i preziosi insegnamenti del nostro Maestro chiamati " L'Arte della Personalità", si realizza che ogni ruolo svolto, Spirituale o Materiale, diventa prima o poi inebriante, e che sotto quell'incantesimo, si nutrono le illusioni del gioco. Ogni istante offre un'opportunità per riconsiderare le lezioni del passato. In una caduta, vi è nascosto un trampolino con cui elevarsi al di sopra delle propri limiti. Ogni sforzo compiuto verso il compimento dello scopo della propria vita ci porta passo dopo passo più vicini alla meta ultima, visibile come un umile contributo al compimento dello Scopo Divino.

Durante questo viaggio, il Presente è la conseguenza di un gioco a nascondino giocato tra le esperienze Passate e le Odierne reazioni; mentre entrambi, Passato e Presente sono tuttavia, sotto il dominio del Destino. Il Futuro offrirà il frutto dei semi piantati nel Passato, che prima o poi si riveleranno dolci o aspri.

Come si sa dalle fiabe, c'é una formula magica usata per trasformare un metallo grezzo in oro. Questa favola mistica simboleggia il lavoro fatto per rimodellare la propria consapevolezza di sé a un umile livello. La modestia non è necessariamente debolezza; è un sentimento che nasce da un cuore vivo, che è segretamente consapevole della sua bellezza interiore, mentre contemporaneamente, si vela anche alla sua stessa vista.

Ognuno di noi potrebbe essere visto come una lampada individuale che risplende in diverse gradazioni di luce. La brillantezza di quella luce varia in base alla condizione del cuore interiore e tutti sono benedetti dalla stessa corrente di Guida Divina e, così facendo, contribuiscono alla Causa assegnata dalla provvidenza, per tutto il Viaggio della Vita. 

Quando le porte del cuore sono aperte, l'umiltà si risveglia, e ci si ritrova faccia a faccia con la Guida Divina, rivelata come Saggezza e Purezza, la vera Essenza di tutto ciò che si intende con il termine 'Sufi'.

Hidayat Inayat Khan 
26 Maggio 2016 Federation Retreat