10. Il Viaggio verso la Meta - Parte V

Prayers in ItalianHazrat Inayat Khan Study Circle in ItalianBrotherhood/Sisterhood Activity

Amati Fratelli e Sorelle,

Hazrat Inayat Khan ci ricorda che la lotta con la nostra natura più bassa si presenterà e vorrà tirare giù verso la terra sia il viaggiatore principiante sia quello esperto di un cammino spirituale. Murshid ci rassicura che l’aiuto in queste lotte durante il viaggio verrà se manteniamo le nostre aspirazioni verso la meta con il giusto atteggiamento . Possano le sue parole ispirate della Preghiera “ Saum” guidarci nel viaggio verso la meta.

“Sollevaci dalla densità della terra.
Adoriamo la Tua bellezza
A Te volontariamente ci abbandoniamo.
Dio Misericordioso e Compassionevole
Il Signore ideale dell’intera umanità
Te Solo adoriamo, a Te soltanto aspiriamo.”

La Preghiera Saum si può leggere in http://www.sufimovement.us/prayers.htm

Con amorevoli saluti e Preghiere per un mondo illuminato
Nuria, KarimaGita, Kabriya



GATHEKA SOCIALE N. 10 - PARTE 5 : IL VIAGGIO VERSO LA META
di Hazrat Inayat Khan

L’inizio di ogni cammino è sempre difficile e non interessante, duro per tutti. Chiedete a un violinista del primo giorno in cui si esercita con le scale e non sa neppure fare le note: spesso non ha abbastanza pazienza per continuare, fino a quando può suonare così bene da essere soddisfatto. La prima parte del cammino è una continua lotta, una battaglia con la vita, ma quando ci si avvicina alla meta, il cammino diventa più facile: la distanza sembra più grande ma il cammino è più facile, minori le difficoltà. Il viaggio è compiuto innanzitutto comprendendo: che cosa sono, sono il corpo, la mente o qualcos’altro? Ho avuto origine dalla terra o da qualche altro luogo?

Non appena si incomincia il viaggio, la nostra natura più bassa si ribella, tutte le sue follie, le sue debolezze, vogliono tirarci in basso verso la terra, e lo sforzo per spezzare queste catene richiede la forza di Sansone. Poi viene la contesa tra la bellezza materiale e la bellezza spirituale. La bellezza nelle forme è più realistica: la bellezza spirituale è nascosta nella nebbia, fino a quando si arriva ad uno stadio in cui la bellezza spirituale diventa una bellezza che è luce brillante.

Un’altra lotta è quando l’uomo ha acquisito conoscenza, potere, magnetismo: è consapevole di avere un potere più grande degli altri, di sapere più degli altri, di essere in grado di fare più degli altri. Usare queste facoltà nel giusto modo è un’altra lotta. Non deve inorgoglirsi di queste abilità. C’è un nemico che parte con lui durante il viaggio e non lo lascia mai: il suo orgoglio e il suo egocentrismo spirituale. E rimane con lui per tutto il tempo del viaggio. Pensate alla tentazione, avendo ricevuto ispirazione e potere, quando si può pensare: posso fare, sapere e capire più di te. Questa è una lotta fino alla fine, e in ogni momento si cade e si fallisce.

Soltanto il viaggiatore saldo persisterà nel rialzarsi ogni volta, poichè senza pazienza potrebbe smarrirsi. Chi viaggia sul questo sentiero riceverà un aiuto. Come disse Cristo: “ Cerca anzitutto il regno di Dio e tutte le cose ti saranno date”. La cosa importante sono la meta , e il giusto atteggiamento di un’anima verso di essa, non le cose che si incontrano lungo il cammino. La cultura interiore della Scuola Sufi, che viene ora presentata al mondo occidentale è intesa proprio come una guida su questo sentiero. Nessuno al mondo può trasportare una persona su questo sentiero. L’unica cosa è un piccolo consiglio che può essere dato da chi ha già viaggiato sul sentiero a coloro che realmente desiderano viaggiare su di esso.