Amati Fratelli e Sorelle,
In riferimento alle condizioni e ai problemi del nostro mondo, Hazrat Inayat Khan ci insegna: “la sola cosa al mondo che è stata intesa come un rifugio è la religione”.
Quando affrontiamo i nostri problemi attuali potremmo rifugiarci nel nostro Ideale Divino.
“O Tu, vita eterna
Noi cerchiamo rifugio nel tuo amorevole abbraccio.”
Dalla preghiera ‘Rasul’di Hazrat Inayat Khan
Con affettuosi saluti e preghiere per un mondo illuminato
I nostri Lavoratori
Gatheka Sociale N. 11, Parte 2: La ricostruzione del mondo
Fino a quando le nazioni e le persone approfitteranno dello svantaggio di altre nazioni e di altre persone, momentaneamente potrebbero pensare di averne tratto un beneficio, ma alla fine realizzeremo tutti che noi esseri umani, individualmente o collettivamente, dipendiamo gli uni dagli altri. Per esempio, se a causa di una parte del proprio corpo un’altra parte soffre, in definitiva questo dimostrerà una situazione di squilibrio, una mancanza di salute nel corpo fisico. Che cosa significa salute? Salute significa che tutti gli organi del corpo sono in buone condizioni, e perciò la salute delle nazioni significa che tutte le persone sono in buone condizioni.
Quando si passa dalla situazione finanziaria al problema dell’educazione, Nonostante tutto il progresso che è stato realizzato nell’ambito educativo, nessuno può rifiutarsi intenzionalmente di considerare in un bambino, qual è la sua età, la sua forza, quale compito gli viene affidato da svolgere. Sembra che nell’entusiasmo di rendere l’educazione sempre più ricca, nella mente dei bambini sia stata messo una specie di carico e cosa accade? E’ come un piatto che si è previsto che sia pronto dopo mezzora di cottura, e che è stato preparato in cinque minuti. Che cosa è successo? Forse è bruciato; aveva bisogno di più tempo. Il bambino sa troppo per la sua età, cose di cui non ha bisogno, che non hanno importanza per lui, che per lui sono un peso, che sono state imposte alla sua mente.
Sono davvero pochi quelli tra noi che riflettono sul fatto che l’infanzia è di per sé uno stato di regalità. Che il bambino cresca è una dono del cielo e che, durante il suo sviluppo, sia inconsapevole delle sofferenze, delle difficoltà e delle preoccupazioni della vita. Questi sono giorni intesi soltanto per sperimentare la regalità della vita, i giorni in cui dovrebbe giocare, in cui dovrebbe stare di più a contatto con la natura, in cui dovrebbe capire quello che la natura gradualmente gli insegna. Immaginate allora che l’infanzia sia dedicata allo studio, lo studio della conoscenza materiale. E non appena il bambino sia diventato un ragazzo, il peso della vita sia messo sulle sue spalle, il peso della vita che diventa ogni giorno più pesante per il ricco e per il povero. Il risultato di tutto ciò è che ci sono partiti, discordanza tra lavoro e capitale, la vita è piena di conflitti per cui il bambino apre i suoi occhi e non ha mai tempo per essere unito alla natura, per immergersi in profondità dentro se stesso, per andare col pensiero oltre questa vita nella folla.
Quando lasciamo il problema dell’educazione e veniamo al problema delle nazioni si è ancora più perplessi. L’ostilità, l’odio, il pregiudizio che esistono tra una nazione e l’altra, e l’antagonismo e il totale egoismo che sono il tema centrale dei contatti e delle relazioni tra le nazioni, dimostrano che il mondo sta andando di male in peggio e la conflittualità sembra diffusa ovunque. Sembra non esserci fiducia tra le nazioni, né comprensione, all’infuori dei proprio interesse. E qual è l’esito di tutto ciò? La sua impressione cade come un’ombra sugli individui, portando anche gli individui verso quell’egoismo e quell’interesse personale. E la sola cosa che è stata intesa come un rifugio è la religione. Ma oggigiorno, col dilagare di un materialismo in continua espansione e di un soverchiante mercantilismo, la religione sembra essere scomparsa, specialmente nei paesi in prima fila nell’odierna civilizzazione. Essendo questa la situazione, dove può trovare l’uomo la soluzione a problemi attuali?