Cos’è il Sufismo?

La parola Sufi significa sia Saggezza che Purezza, secondo le antiche etimologie Greca ed Araba, ed entrambi i concetti suggeriscono lo stesso identico ideale. C’è saggezza solo quando la mente è purificata da idee preconcette e da un’interpretazione illusoria dei concetti spirituali. Ci sono tante descrizioni di saggezza e purezza quanti sono i cercatori sul sentiero, ma queste descrizioni non potranno mai essere identificate onestamente come la proprietà di un unico credo. Appena si cerca di definire dei concetti astratti, ci si perde nel labirinto dei propri pensieri, e si creano illusioni formate sulla base del limitato orizzonte del proprio mondo mentale, pretendendo in tal modo di essere in possesso della sola Verità.

Alcuni dichiarano di aver trovato la Verità nell’Induismo,altri nel Buddismo, nello Zoroastrismo, nell’Ebraismo, nel Cristianesimo, nell’Islam, e in molte altre confessioni religiose, in generale conosciute o sconosciute nel mondo; ma quando la Verità viene formulata al livello della comprensione umana, allora viene diversificata in varie interpretazioni, proprio come l’acqua versata in bicchieri colorati dà l’impressione di avere le gradazioni di colore dei bicchieri. Quindi, lo scopo dell’appello alla “Unità degli Ideali Religiosi” è un risveglio a una visione più ampia, con una comprensione più profonda dei tragici malintesi che dividono i convinti seguaci delle varie culture.

Quanto all’origine della visione Sufi, si potrebbe dire che essa è antica quanto i concetti di saggezza e purezza, che sono sempre stati la fonte di ispirazione che traspare nei culti devozionali in tutte le epoche; e anche se spesso alcune correnti culturali, durante le diverse epoche della storia, se ne sono appropriate, essa non ha mai perso la propria identità.

Un altro tema rintracciabile nelle tradizioni Sufi è l’Alchimia della Felicità, misticamente sperimentata nell’Amore, nell’Armonia e nella Bellezza, come narrato nei racconti fantastici sulla formula magica usata per trasformare un vile metallo in oro. Questa storica leggenda simboleggia la fusione dell’ego lungo il percorso di un sentiero spinoso noto come l’Arte della Personalità, in cui vengono superate le false identificazioni, quando si scopre la Presenza Divina nascosta nel profondo, come una perla nel proprio cuore. Questo richiede sforzi costanti nel forgiare il carattere in un esempio vivente di saggezza, diventando in tal modo un portatore di felicità ai fratelli e alle sorelle di tutte le fedi. La felicità esiste soltanto nella misura in cui noi stessi diventiamo una reale fonte di felicità, apprezzando ciò che è bene negli altri e trascurando ciò che ci disturba quando non è gradito al nostro modo di pensare, accordando così se stessi al ritmo di tutti coloro che incontriamo, nel cui esempio potrebbe esserci una lezione da imparare.

Il Messaggio di “Libertà Spirituale” nel nostro tempo implica essersi liberati da sentimenti quali “la mia fede” opposta alla “tua fede”. Questo Messaggio è destinato ad essere la religione del cuore; e giacché ci sono molti cuori, ci sono altrettanti ideali spirituali che provengono da un’unica medesima fonte. Quando le porte del cuore sono aperte, l’umiltà si risveglia, ritrovandosi faccia a faccia con il fiume Divino che scorre avanti in armonia con i grandi Ideali di Saggezza e Purezza, che si rivelano così come la vera essenza di tutto ciò che si intende con il termine “Sufi”.

Hidayat Inayat-Khan